Finalità
L’Associazione Arma Aeronautica è un Sodalizio aperto a tutte le Genti dell’Aria, militari e civili, di ogni grado, ruolo, in congedo ed in attività di servizio, simpatizzanti dello sport aeronautico e del progresso del volo, al di fuori ed al di sopra di ogni ideologia politica e nel rispetto di ogni credo religioso. Con le sue Sezioni sparse in Italia ed all’Estero ed i suoi circa 36.000 iscritti, l’A.A.A. costituisce un organismo di vasta portata per consistenza numerica e capillarità operativa. Essa, inoltre, ha stabilito accordi di partnerschip con analoghe Istituzioni Europee. Questi sono senza dubbio aspetti qualificanti dell’Istituzione, perchè attestano quanto siano saldi i legami che intercorrono tra gli Aviatori Italiani ed anche quelli di Paesi Esteri, nell’ambito di quella grande famiglia azzurra costruita da ciascuno di loro, dai Capi più prestigiosi agli umili Gregari, con un pezzo della propria anima, all’insegna di un comune ideale, di un comune sacrificio e di una nobile unità di intenti. Tale fisionomia, già di per sè stessa eloquente, acquista ulteriore incisività ove si ponga attenzione alle attività che l’Associazione svolge per il compimento delle sue finalità istitutive. Raduni Nazionali, Interregionale, Regionali e Locali; Pubblicazioni di un periodo mensile; Assistenza morale e materiale ai propri iscritti; preparazione basica dei Giovani per il futuro inserimento nel mondo Aeronautico: ecco, in sinteti, il complesso delle attività svolte ad offrire all’opinione pubblica la vera, autentica immagine dell’Aeronautica, con il suo luminoso passato, con la sua tenace e coraggiosa proiezione nel futuro, con il suo apporto di pensiero e di passione, i suoi ideali, i suoi valori morali nel contesto culturale e sociale della Nazione. Coloro che volessero collaborare alle attività dell’Associazione possono contattare la Sezione o Nucleo più vicino al loro domicilio. (l’elenco completo delle sezioni e dei nuclei è disponibile nella pagina relativa alle sezioni e nuclei del sito della Presidenza Nazionale www.assoaeronautica.it)
Riportiamo l’Articolo di un Socio:
Perchè iscriversi all’Associazione Arma Aeronautica?
Ho chiesto spesso ad amici e colleghi perchè non erano iscritti all’Associazione Arma Aeronautica, dopo una vita trascorsa tra le fila dell’Arma Azzurra. Le risposte sono state le più varie. Volendole raggruppare per gruppi omogenei, mi sembra si possano individuare, in linea di massima, due gruppi: vi sono coloro che dichiarano di non credere nell’associazionismo o che, finita la carriera, vogliono vivere il resto della loro vita lontano dall’ambiente in cui hanno lavorato e “sofferto” per anni; altri, invece, dicono che si iscriverebbero volentieri se l’Associazione fosse gestita meglio e svolgesse delle attività utili o più “impegnate”.
Com’è mia abitudine, rispetto l’opinione di tutti. Tuttavia, non capisco la posizione degli uni e degli altri. In tema di associazionismo, a mio modesto avviso, non si può generalizzare e considerare tutte le associazioni alla stessa stregua, anche perchè le finalità sono nettamente diverse da associazione ad associazione. L’associazionismo “Militare” credo sia, per certi aspetti, diverso da altri tipi. Ritengo che la quasi totalità dei miei colleghi sia entrata e, sopratutto, sia rimasta in AM per passione ed amore per la Forza Armata e per il proprio lavoro. Essi hanno anche deciso di fare carriera nell’ambito dell’Arma Azzurra, anche se non tutti sono riusciti a soddisfare completamente tutti i loro sogni o desideri (cosa, del resto, normale in un’organizzazione complessa quale quella di una Forza Armata). Voler tagliare completamente i ponti con tutto questo mi risulta incomprensibile. Non esistono ex Ufficiali od ex Sottufficiali , come non esistono ex medici o ex ingegneri. Il senso di appartenenza all’Arma Azzurra rimane intatto ed i rimproveri per “i torti subiti” (tipicamente italici) vanno rivolti contro noi stessi, perchè l’Arma Azzurra siamo noi e tutto quello che non va (come tutto quello che va) deve essere addebitato (o accreditato) a noi stessi.
Per quanto riguarda poi i rimproveri per la cattiva gestione dell’Associazione, anche questo è un tipico difetto italico: è molto facile parlare ma assai più difficile agire ed essere propositivi. Vorrei, quindi, invitare tutti coloro che esprimono questo tipo di lamentele a farsi avanti, a provare a cambiare in meglio quanto, secondo loro, non va bene. Anche perchè esiste sempre spazio per i miglioramenti ed il fattivo apporto di gente nuova, specie se relativamente giovane, non può che far bene.
Perchè allora iscriversi all’Associazione Arma Aeronautica? Per passare il tempo con i colleghi quando si è andati in pensione, magari giocando a carte? Va bene anche questo, certamente; ma non è il senso dell’associazionismo “militare”, secondo il mio modesto parere. I fini dell’A.A.A. li hanno egregiamente stabiliti i soci fondatori e sono elencati all’articolo 2 dello statuto: custodire e tramandare le tradizioni aviatorie, tutelare gli interessi morali e materiali dei soci e dei loro familiari, tendere all’elevazione spirituale e culturale dei soci, promuovere iniziative per l’orientamento dei giovani verso l’Aeronautica Militare, diffondere la conoscenza delle attività aeronautiche nazionali ed internazionali, mantenere collegamenti con le istituzioni civili, con le FF.AA., in particolare l’A.M., e con le associazioni d’arma italiane e straniere, promuovere studi sul mezzo aereo, collaborare con le Amministrazioni centrali e periferiche nei settori della protezione civile e della tutela dell’ambiente.
Com’è evidente, si tratta di compiti che anche l’Aeronautica Militare svolge, anche se le scarse risorse disponibili non consentono, talvolta, di portarli a termine con sufficiente efficacia. I fini dell’A.A.A. non sono, pertanto, quelli di mantenere in vita la struttura per soddisfare fini personalistici – come talvolta sembra accada – ma sono complementari a quelli dell’A.M., e di questo occorre che tutti si rendano conto, sia coloro che nell’Arma Azzurra militano ancora sia quelli che ne sono fuori. Occorre, pertanto, maggiore collaborazione reciproca, perchè l’AM ed AAA hanno bisogno l’una dell’altra. I colleghi in servizio farebbero bene a ricordare che “domani” si troveranno a fare compagnia ai colleghi che il servizio lo hanno lasciato, con i problemi pratici, ma anche psicologici e morali, che questi ultimi incontrano. Una collaborazione più fattiva potrebbe essere utile a risolvere quei problemi che domani saranno anche i loro.
D’altra parte, coloro che militano nell’AAA, specie coloro che hanno responsabilità sociali, dovrebbero rendersi conto delle difficoltà che l’AM incontra per portare a termine, con efficacia, tutti gli impegni ed operare per aiutarla, invece di limitarsi soltanto a chiedere il suo supporto in occasione di vario tipo. Sono molti i settori in cui l’AAA potrebbe fornire, a sua volta, un valido supporto all’AM. Un’accurata riflessione in merito, sotto tutti i punti di vista, potrebbe portare ad una fattiva e preziosa collaborazione a vantaggio dell’Aeronautica Militare.
Secondo il mio modesto avviso, ciò sarà possibile se noi soci AAA ci facciamo parte attiva in tal senso e non consideriamo l’AAA soltanto come una sorta di dopolavoro o, peggio ancora, di mezzo per soddisfare ambizioni personali, magari non soddisfatte quando eravamo in servizio, o per continuare la carriera che abbiamo lasciato. Soprattutto, mi sembra opportuno ricordare che rendersi disponibili per delle cariche sociali vuol dire assumersi delle responsabilità nei confronti degli altri soci e, per quanto detto sopra, della Forza Armata, e non vuol dire acquisire dei privilegi. Bisogna, infine, capire che l’AAA non è l’Associazione dei pensionati dell’Arma Azzurra, bensì di coloro che continuano ad amarla ed a volerla aiutare. E proprio come si fa (o si dovrebbe fare) in Forza Armata, occorre lavorare affinchè l’Associazione sia in grado di operare efficacemente, senza soluzione di continuità, e di rinnovarsi continuamente, facendo posto ai giovani. Del resto, proprio questo è stato l’auspicio espresso nel tempo dai diversi Capi di Stato Maggiore dell’A.M. e da ultimo dal Generale di Squadra Pasquale Preziosa nostro corregionale assunto recentemente alla guida della Forza Armata.
Sono state stipulate un considerevole numero di convenzioni con imprese di vario tipo per cercare di soddisfare le esigenze dei soci ed altre sono in corso di trattative. Altre attività sono in corso di preparazione. Anche molte Sezioni si stanno muovendo nello stesso senso. Tutto questo sembra stia dando i suo frutti, con un numero di soci iscritti in ascesa, dopo un periodo di costante, anche se lenta, discesa.
Sforziamoci di perseguire con tenacia questo cammino.